venerdì 10 marzo 2017

Harry Potter e i doni della Morte - Parte Prima (Michele Sabia)

TITOLO :Harry Potter e i Doni della Morte
TITOLO ORIGINALE: Harry Potter and the Deathly Hallows
DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 luglio 2007
AUTRICE: J.K. Rowling  
GENERE: Romanzo
SOTTOGENERE: Fantasy
AMBIENTAZIONE: Casa dei Dursley; scuola di Hogwarts; villa dei Malfoy; Banca Gringott; Casa Lovegood; Godric’s  Hallolw; Ministero della magia; Shell Cottage; La Tana.
PROTAGONISTA/I: Harry  Potter; Hermione Granger; Ronald Weasley
ANTAGONISTA/I: Lord Voldemort; Mangiamorte
AIUTANTE/I: Dobby; Severus Piton; Remus Lupin; Malocchio Moody; membri dell’Ordine della Fenice.
PLOT: Quell’anno Harry ed i suoi due amici Ron ed Hermione si preparano ad affrontare un viaggio alla ricerca degli horcrux, abbandonando la scuola, per compiere il compito che aveva lasciato loro Silente.
Dopo numerosi ostacoli e prove superate, i tre ragazzi portano a termine il loro compito ed Harry riesce a sconfiggere una volta per tutte il suo acerrimo nemico Voldemort, divenendo il Padrone della Morte, ma rifiutando di esserlo, per evitare altri guai.
Capitolo 1: All’inizio del libro la Rowling scrive di Severus Piton e Yaxley  che stanno per arrivare alla villa dei Malfoy dove li attendono numerosi mangiamorte ed il Signore Oscuro, ovviamente.
Entrati nell’aula, dove si sarebbe tenuta la riunione a breve, i due notano un corpo che penzola dal soffitto privo di sensi, ma sono costretti a distogliere l’attenzione da quest’ultimo perché vengono invitati a sedersi.
Ovviamente, facendo parte dell’Ordine della Fenice come “spia”, Severus Piton non delude il Signore Oscuro dandogli numerose informazioni per la cattura di Harry Potter, la notte del suo diciassettesimo compleanno. Anche Yaxley, però,  è ben informato e dà numerose notizie sul ministero della magia: egli, infatti, era riuscito ad imporre la Maledizione Imperius su Pius Thickness  che  lavorava  proprio lì.
Riflettendo su ciò che era successo in passato, però, Lord Voldemort capisce che non potrà mai sconfiggere il suo arci nemico con la sua attuale bacchetta, infatti, la scambia con quella del suo mangiamorte Lucius Malfoy.
D’un tratto, però, si sente un mormorio: il detenuto si era risvegliato, era la ormai ex professoressa di babbanologia che era stata accusata di aver contagiato le menti dei piccoli maghi della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Ella chiede aiuto al collega di lavoro Piton che stava assistendo alla scena, ma ciò non basta ed, infatti, con un Avada Kedavra diventa il pasto di Nagini, il serpente di Voldemort.
Capitolo 2: Il secondo capitolo del libro, invece, inizia con Harry che, di prima mattina, decide di svuotare il suo baule di scuola, dopo ormai un bel po’ di anni.
Egli si ferisce casualmente con  il vecchio specchio che gli venne regalato dal padrino Sirius quando era in vita, ma che fino ad adesso non aveva avuto alcuna utilità.
Mettendo in ordine i vari oggetti usciti dalla valigia egli trova  le vecchie riviste della Gazzetta del Profeta, il giornale più famoso del mondo magico. Questi ultimi vengono buttati via, ma uno di loro, quello del giorno, attira la sua attenzione grazie ad un articolo che parla dell’ex preside della scuola di Hogwarts, ormai morto: Albus Silente.
Qui vi trova un paragrafo con l’intervista ad Elphias Doge,  un caro amico di Silente, che ovviamente parla molto bene di lui e sostiene sia stato un mago eccezionale, non solo per le sue scoperte, ma soprattutto per il suo buon cuore. In una delle pagine seguenti, invece, Harry trova un articolo della famosa giornalista Rita Skeeter che, nella sua intervista, dice più o meno il contrario di quello che aveva detto Elphias Doge, parlando della vita privata di Silente.
A questo punto Harry non regge più la rabbia e butta il giornale nella spazzatura pensando e ripensando al perché non avesse mai chiesto al suo insegnante, che gli era stato vicino nei momenti più bui della sua vita, cosa avesse fatto lui in passato, chiedendosi perché avessero prestato attenzione principalmente a lui, Harry…
Capitolo 3: A questo punto della storia, dopo varie discussioni, si decide di far trasferire i Dursley altrove dove possano stare al sicuro dai mangiamorte che, con  ogni  probabilità, li avrebbero catturati per indurre Harry a salvarli o addirittura li avrebbero torturati o uccisi.
Finalmente lo zio Vernon aveva capito che ciò era necessario per la loro sicurezza, anche se era molto difficile per loro  abbandonare lavoro, scuola, casa, paese, vita… 
Il campanello aveva suonato: era giunto il momento per i Dusley di abbandonare la casa. Sulla soglia vi erano i due maghi Estia e Dedulas che erano venuti a ritirarli e dopo qualche minuto dalla loro partenza sarebbe toccato ad Harry. Ovviamente, dato che al ministero vi erano degli infiltrati, si doveva cercare di non lasciare tracce di magia per non dare nell’occhio: per i Dursley si era deciso di allontanarsi da casa per qualche chilometro con la macchina e successivamente si sarebbero tutti materializzati in un posto sicuro. 
Dopo varie discussioni l’orologio tascabile di Dedulas aveva ormai suonato e ciò significava che si sarebbero dovuti muovere per rispettare i piani prestabiliti. Come possiamo immaginare, l’imbarazzo era molto, dato che si sarebbero dovuti salutare dopo anni e anni di antipatia reciproca. L’unico che sembrava essere più strano del solito era Dursley, che difronte ad Harry si era bloccato e non riusciva ad esprimersi. Dopo qualche minuto di silenzio i due si salutarono con un addio quasi commovente e il frastuono generato dall’auto degli zii annunciò la loro partenza.
Capitolo 4:Era questione di minuti ed i membri dell’Ordine della Fenice sarebbero arrivati a prenderlo. A questo punto Harry salì al piano di sopra a recuperare la sua roba e a contemplare quella casa che avrebbe dovuto lasciare per sempre. D’ un tratto fuori la porta un gran fracasso annuncia l’arrivo della squadra dei membri dell’Ordine. Nel giardino infatti Harry vi trova tutti i suoi cari ad attenderlo:  Ron, Hermione, Remus Lupin, Fleur Delacour, Tonks, Hagrid, Bill, il signor Weasley, Mundungus Fletcher, Kingsley, Fred, George e Malocchio Moody.
Prima di partire però Moody  procede nella spiegazione del piano B ad Harry, dato che il primo aveva delle imperfezioni. Il piano B consisteva nel far assumere a  6 dei membri dell’Ordine le sembianze di Harry. Di seguito attraverso mezzi di trasporto magici, che non lasciano traccia magica alcuna, ognuno avrebbe preso direzioni diverse verso case dei membri dell’Ordine della Fenice, dove poi avrebbero preso una passaporta  che li avrebbe portati alla tana, la casa dei Weasley.
Harry, però, non ci stava. Infatti secondo lui era sbagliato far rischiare la vita ai suoi cari. Nel silenzio della stanza si levò la voce di Moody che disse ad Harry di collaborare e che non era la prima volta per loro di rischiar  la vita per lui. A tal punto Harry, anche se non del tutto convinto, si strappò un paio di capelli per far sì che la pozione polisucco avrebbe fatto assumere le sue sembianze agli altri. 
Bevuta la pozione i sette Harry(Mundungus, Fleur, Ron, Hermione, Fred, George ed il vero Harry)  si divisero in coppie da due: Mundungus con Moody, Ron con Tonks, Hermione con Kingsley, Fleur con Bill, Fred con Lupin, George con il padre ed Harry con Hagrid. I mezzi a disposizione erano i thestral, le scope e la moto gigante di Hagrid, che era l’unica a reggerlo.
Appena partiti ebbero poco tempo di libertà, per poi essere circondati da mangiamorte. Ognuno di loro seguì coppie diverse ed iniziarono a bersagliarle con delle maledizioni. Hagrid però aveva un asso nella manica, infatti, la sua moto era stata modificata poco tempo prima dal signor Weasley ed ora aveva molti gadget. Attraverso un pulsante verde Hagrid lanciò dalla marmitta un muro di mattoni che colpì uno dei quattro mangiamorte che li inseguivano. Un altro di loro andò a cercare di salvarlo, ma gli altri due erano ancora alle calcagna di Harry ed Hagrid. Un altro degli assi nella manica della moto  era il fuoco di drago, infatti, essendo ancora in pericolo egli premette il pulsante viola che fece uscire con un forte getto il fuoco dalla marmitta e che li fece andar più veloce.
Questa spinta, però,  aveva fatto sì che la parte della moto dove sedeva Harry stava per staccarsi ed a causa di un malinteso tra i due, quest’ultima si staccò definitivamente, ma il protagonista della storia riuscì, grazie all’incantesimo Wingardium Leviosa, a non precipitare e grazie all’aiuto del suo grande e grosso amico riuscì ad attaccarsi al resto della moto. Durante la caduta di Harry aveva perso la vita la sua adorabile civetta Edvige, povera ed innocente, che era stata colpita da una maledizione. 
Ancora incredulo alla morte del suo caro animaletto che lo aveva accompagnato da sei anni, Harry decide di giocarsi il tutto per tutto e comunica  ad Hagrid di utilizzare nuovamente il fuoco di drago. Ciò non basta perché uno dei mangiamorte che li inseguiva avendo intuito che fosse lui il vero Harry tra tutti gli altri, aveva fatto girare la voce. Sicuri di averli seminati Harry ed Hagrid credono di essere ormai ad un passo dal traguardo fin quando non si trovano davanti i loro occhi Lord Voldemort in persona. Egli scaglia una maledizione mortale sul suo arci-nemico sicuro di averlo finito, ma grazie ad un movimento involontario della bacchetta Harry respinge l’incantesimo e riesce a superare l’area protetta dagli incantesimi dei membri dell’Ordine della Fenice appena in tempo, dove Voldemort ed i suoi seguaci non possono passare. La sua caduta verso terra, come quella del suo amico Hagrid, non è delle migliori, ma viene medicato subito dai familiari di Tonks, i proprietari del giardino sul quale erano atterrati.
Capitolo 5: Le ferite causate dall’impatto della caduta erano gravi sia per Harry che per Hagrid, ma per fortuna il signore e la signora Tonks erano riusciti a guarirle.
Risvegliatosi dalla sua perdita di sensi temporanea, Harry si sente un po’ disorientato e vuole a tutti i costi andare a vedere se il suo amicone sta in forma dopo l’accaduto. Quest’ultimo, però, lo anticipa e lo stringe in un caloroso abbraccio “spacca-ossa”, quasi incredulo di essere sopravvissuto.
Era, però, il momento di prendere la passaporta e di raggiungere gli altri alla Tana. Prima di ciò Harry si sente in dovere di salutare la famiglia Tonks. Di seguito i due partono ,attraverso la passaporta, per casa Weasley.
Qui trova la madre e la sorella di Ron disperate, dato che il resto della squadra non era ancora arrivata. Al loro ingresso alla Tana, però, sembrano rallegrate ed offrono subito loro qualcosa da bere. A questo punto raccontano la loro avventura, che per poco non gli era costata la vita. Le due rimangono sbalordite dalla storia, ma passa poco tempo ed anche Remus Lupin e George arrivano. Qualcosa, però, non andava…
George era sorretto da Lupin che il prima possibile lo aveva appoggiato sul divano per tentare di medicarlo. Guardandolo più da vicino Harry si accorse che al povero George mancava un orecchio e che la ferita gli aveva procurato una grande fuoriuscita di sangue che gli aveva coperto tutta la faccia.
Di seguito al racconto di Lupin si capisce che qualunque incantesimo è inefficace per far guarire quella ferita, dato che se l’era procurata con la magia oscura. Poco dopo una luce intensa annuncia l’arrivo di Hermione e Kingsley che, fortunatamente, sono illesi e raccontano di esser stati inseguiti da cinque mangiamorte e da Voldemort stesso, che dopo un po’ li aveva abbandonati.
Plof…Erano appena apparsi nel giardino anche il signor Weasley e Fred che si erano immediatamente precipitati su George per controllare in quali condizioni era. Fortunatamente anch’essi ne erano usciti illesi e la signora Weasley ne era molto felice.
Ora, però, mancavano Ron e Tonks, Fleur e Bill e Mundungus e Malocchio Moody. Più tardi si scoprirà che Malocchio era morto e che Mundungus lo aveva lasciato da solo materializzandosi altrove. Il resto della squadra era arrivata illesa, fortunatamente, ma Bill e Lupin avevano il compito di recuperare il corpo del loro caro Moody.
Capitolo 6: Il giorno seguente il dolore per la perdita di Malocchio non era ancora svanito, ma non c’era tempo da perdere, infatti, Molly, la madre di Ron, pretendeva il loro aiuto nei preparativi del matrimonio di Bill e Fleur.
La signora Weasley, furbamente, aveva fatto in modo che i tre amici non avessero modo di comunicare tra loro, assegnando ad ognuno compiti diversi. Dopo numerosi compiti da svolgere Harry, Ron ed Hermione trovano un arco di tempo stretto da poter passare insieme durante il quale discutono del loro futuro viaggio alla ricerca degli Horcrux.
Hermione stava ordinando numerosi libri nella sua borsa che le sarebbero stati utili durante il viaggio; Ron, invece, mostrò ad Harry il suo ghoul travestito da lui che sarebbe stato utile se, in futuro, qualche mangiamorte sarebbe venuto a fare qualche controllo in casa.
Hermione, per far sì che la sua assenza non fosse stata calcolata più di tanto dai mangiamorte, aveva effettuato l’incantesimo Oblivion sui suoi genitori che gli avrebbe fatto credere di non avere una figlia e di andare a vivere in Australia, dove sarebbero stati al sicuro. 
Nonostante Harry cerca di far capire ai suoi amici  la pericolosità dell’avventura che dovranno affrontare, i due sembrano decisi sul da farsi e non cambiano idea per nessun motivo.
Due giorni più in là, a casa Weasley, arriva finalmente la famiglia di Fleur, con due giorni di anticipo al matrimonio della figlia. Nel frattempo, però, la signora Weasley chiede ad Harry come vorrebbe festeggiare il compleanno, ma egli preferirebbe una serata normale per non provocare ulteriore stress alla cara Molly che fino ad ora aveva lavorato senza sosta per i preparativi del matrimonio del figlio.
Capitolo 7:La giornata comincia male per Harry che nel sonno si collega nuovamente con la mente di Voldemort. Purtroppo egli non ricorda nulla del sogno, a parte il nome “Gregorovitch” che gli sembra piuttosto familiare. Una buona notizia, però, c’è; infatti, quel giorno era il compleanno di Harry è davvero contento e, non avendo più la traccia addosso, utilizza la magia anche per azioni banali.
Sceso dal pianerottolo trova tutti i suoi cari a fare colazione che lo accolgono calorosamente e danno a lui dei regali. In particolar modo Ginny chiede ad Harry di seguirla in camera sua. Qui, con un po’ di imbarazzo a seguito alla rottura del loro fidanzamento qualche mese prima, i due si baciano. La scena, purtroppo, viene interrotta da Ron che entra in camera bruscamente e richiama Harry dicendogli di non mettere più le mani addosso a sua sorella. 
Arrivata la sera, con essa anche gli invitati alla festa di compleanno di Harry. L’atmosfera era magnifica e la torta a forma di boccino per il festeggiato altrettanto. D’un tratto, ad interrompere la festa fu un patronus a forma di lontra che portava un messaggio dal signor Weasley.
Poco dopo, infatti, fece il suo ingresso, di ritorno dal lavoro, Arthur Weasley. Con lui vi era anche il ministro della magia Scrimgeur. Egli, dopo aver fatto gli auguri di buon compleanno ad Harry, chiese al trio di seguirlo dentro casa. Qui egli elenca ad i ragazzi il testamento di Albus Silente, ex preside di Hogwarts ormai morto. Costui aveva lasciato dei doni ad ognuno di loro: Ron ricevette un deluminatore, sua invenzione; Hermione ricevette il libro di Fiabe di Beda il Bardo; per ultimo Harry ricevette un boccino, ma non uno qualunque, bensì il primo che catturò e la famosa Spada di Godric Grifondoro. Quest’ultima, però, non poteva riceverla dato che secondo il ministero non era proprietà di Albus Silente e quindi non poteva donarla.
Dopo di che il ministro della magia lasciò la Tana e partì. I tre, ancora increduli, salirono sopra, in camera di Ro, a riflettere sul perché il loro caro preside gli avesse lasciato quei doni alquanto sospetti.
Qui Harry scopre che sul suo boccino sono incise le parole: “mi apro alla chiusura”, e va a dormire con quell’interrogativo che gli  fa scoppiare la testa.
Capitolo 8:Anche quel giorno sarebbe stato memorabile, infatti, si sarebbero finalmente sposati Bill e Fleur, dopo settimane e settimane di lavori  per sistemare al meglio il giardino e la casa per l’occasione.
La serata era davvero splendida e molti invitati si divertirono a ballare, tranne Harry che si era soffermato a parlare con Elphias Doge, caro amico di Albus, interrogandolo su cosa sapeva su di lui.
Egli gli confermò quello che aveva detto nell’intervista sul giornale. Al contrario, la nonna di Ron, raccontò al ragazzo che la versione di Elphias era falsa. Lei appoggiava la versione di Rita facendo sorgere dei dubbi ad Harry sul fatto di aver conosciuto bene Silente o meno.
Di seguito al discorso con la signora, Harry si sofferma a guardare un simbolo appeso alla collana del padre di Luna Lovegood, un simbolo alquanto strano che rappresentava un triangolo con all’interno un cerchio ed un segmento verticale.
La festa dura fino a tarda sera finche non arriva un patronus che annuncia la morte del ministro della magia e la caduta del ministero. 
Il panico quindi si diffonde subito e l’arrivo dei mangiamorte è imminente.
Capitolo 9: A tal punto Harry, Ron ed Hermione, come gran parte della folla, si smaterializzano in un posto sicuro, nel mondo babbano. Qui si travestono per non dare nell’occhio ed Harry si copre col mantello dell’invisibilità.
Trovato un bar nascosto i tre vi entrano, ma hanno pochi minuti di sosta e due mangiamorte fanno irruzione qui e iniziano a “bombardarli” con degli schiantesimi.
Alla fine il trio riesce a farli fuori e per evitare di lasciare traccia magica non li uccidono, ma gli cancellano la memoria.
Adesso il punto interrogativo era uno: quale sarebbe stato il loro rifugio???
Harry propose Grimmauld Place, ma in primis l’offerta non fu accettata dagli amici. Dopo averci ripensato, però, Ron ed Hermione comprendono che quella è l’unica soluzione possibile e, quindi, si smaterializzano a casa Black dove trovano delle “trappole” anti- Piton all’ingresso.
Nonostante ciò tutto va liscio e secondo i piani eccetto un'altra visione che ha Harry e che gli provoca un forte dolore alla cicatrice: Voldemort era fortemente arrabbiato con uno dei suoi mangiamorte e lo stava torturando; quel mangiamorte era Rowle, lo stesso che aveva cercato di ucciderli al bar e che si era fatto sfuggire  di mano Harry. Nellla visione compare anche Malfoy, che, ricattato da Voldemort, è costretto a torturare anche lui il mangiamorte per non subire lo stesso trattamento. 
Capitolo 10:Il mattino seguente Harry si ritrovò disteso sul pavimento avvolto in un sacco a pelo ed i suoi compagni al fianco che si erano addormentati mano nella mano. Questo fece sentire Harry particolarmente solo, ma aldilà di ciò la sua mente lo portò a pensare a Silente, il suo caro professore che fino a quel momento aveva ammirato, ma del quale stava iniziando a mettere in dubbio la bravura…
Perché gli aveva lasciato quei doni senza alcuna spiegazione? Perché gli aveva lasciato quel compito enorme da svolgere? Perché, secondo la versione della nonna di Ron, aveva lasciato che sua sorella morisse? ……
Harry aveva bisogno di alzarsi ed andò a dare un occhiata alla casa del padrino. Colto dalla curiosità entrò nella camera di Sirius, nella quale non aveva mai messo piede. Qui trova un grande caos e pensa che probabilmente, prima di lui, qualcuno abbia fatto il suo ingresso lì per rubare qualcosa. Mundungus forse.
Il ragazzo, oltre dal disordine, fu colto di sorpresa dal fatto che il suo padrino teneva molto a far capire ad i suoi genitori quanto fosse distaccato da loro, appendendo al muro poster su Grifondoro, immagini che lo raffiguravano con i suoi compagni e perfino uno sul quale vi erano delle ragazze carine in costume.
Frugando tra la roba che c’era a terra, con gran gioia, il ragazzo trova una lettera scritta da sua madre , prima che morisse, per Sirius ed una foto nella quale vi era anche lui a cavallo di una piccola scopa regalatagli dal padrino quando era piccino.
Finito di leggere la lettera egli quasi si commuove pensando al fatto che in un giorno remoto sua madre aveva scritto quella lettera, ma una voce in lontananza lo chiama: era Hermione che, non avendolo visto nel suo sacco a pelo, lo stava cercando insieme a Ron. Trovato Harry, egli fa leggere la lettera della madre alla ragazza.
Su di essa vi sono riferimenti su Silente, che la sera in cui venne scritta quella lettera, aveva preso in prestito il mantello dell’invisibilità dai suoi genitori e su Peter Pettigrew che, secondo ciò che c’era scritto sulla lettera, sembrava essere giù di morale. Forse sapeva che quella sarebbe stata l’ultima volta in cui avrebbe visto Lily e James? Chissà…
A questo punto arriva in camera anche Ron e, dopo aver detto anche a lui della lettera, i tre ragazzi si danno da fare per cercare la continuazione ma non c’è. Si decide quindi di scendere e di fare colazione. Durante la discesa ad Harry salta all’occhio una scritta su di una porta: “Non entrare senza il permesso di Regulus Arcturus Black”. Rileggendo attentamente la frase, il ragazzo nota che le iniziali del nome del fratello di Sirius coincidono con quelle che aveva trovato scritte nel medaglione falso. R. A. B.
Entusiasta della scoperta, Harry chiama i suoi due amici ed, insieme a loro, entra nella stanza. Qui, al contrario di quella del padrino, si nota che Regulus aveva cercato di marcare l’appartenenza alle tradizioni di famiglia, appendendo al muro molti poster su Serpeverde e Voldemort, del quale forse era fan. Qui Ron, Harry ed Hermione fanno di tutto per cerare di trovare il medaglione autentico, ma non trovano un bel niente.
Fra i tre l’unica ad essere convinta che l’horcrux sia ancora da qualche parte è Hermione che non si dà per vinta. L’euforia svanisce, però, quando si ricorda che tempo prima, a seguito della pulizia della casa, avevano gettato nell’immondizia quell’oggetto che all’epoca era loro estraneo.
Distrutti dalla notizia i tre scendono giù, ma stavolta Harry ha un idea e decide di cercare nel nascondiglio di Kreacker che probabilmente lo avrebbe preso per ricordo. Anche qui, però, non vi è niente e quindi si decide di chiamare Kreacker in persona per chiedere a lui cosa fosse successo a quell’oggetto.
Crac. Kreacker si era appena materializzato in casa. Dopo circa un’ora di “interrogatorio” l’elfo svela che, anche se aveva recuperato l’horcrux dalla spazzatura, era venuto a saccheggiare la casa Mundungus Fletcher. Per quanto riguarda il medaglione falso che aveva messo Regulus nel bacile di pietra, Krecker racconta che, in passato, quando il fratello di Sirius era un mangiamorte, Voldemort necessitava di un elfo ed era stato scelto proprio lui. Venne, infatti, portato in una strana grotta nella quale vi era un lago, dove vi era una piccola isoletta al centro. Qui Voldemort fece bere una strana pozione all’elfo e, dopo aver svuotato il bacile, vi mise un medaglione, lasciando l’elfo patire gli effetti di quella pozione sull’isoletta. Quest’ultimo, però, si era salvato grazie al padrone che lo aveva chiamato. Successivamente, volendosi ribellare al Signore Oscuro, Regulus aveva deciso di andare assieme a Kreacker a recuperare l’horcrux e mettere al suo posto un falso. L’operazione riuscì ed in seguito Regulus ordinò all’elfo di portare il medaglione a casa e di distruggerlo, mentre lui sarebbe rimasto lì a morire.
Ora era tutto chiaro. Harry, però, ce l’aveva con Mundungus per aver rubato dei beni da quella casa e, quindi, ordino all’ormai suo elfo di portare il ladro in casa.
Capitolo 11:Il mattino dopo l’elfo non fu di ritorno a casa e nemmeno il pomeriggio o la sera. Anche i due giorni che seguirono non arrivo. Al suo posto, però, Remus Lupin, con gran sorpresa da parte di tutti, arrivò al numero 12 di Grimmaul Place. Come al solito l’incantesimo anti-Piton fece affetto, ma Lupin era preparato. Quest’ultimo portò cattive notizie, purtroppo. 
La prima era che, come si era già capito, il Ministero era caduto; Pius Thickness, che era sotto la maledizione Imperius, aveva preso il posto di Scrimgeur dopo la sua morte; era stato inserito il censimento per i nati babbani; la gazzetta del profeta era sotto il controllo dei mangiamorte; la scuola di Hogwarts sarebbe divenuta obbligatoria ed al posto di Silente, il nuovo preside della scuola sarebbe stato Severus Piton. Queste notizie, però, non fanno altro che demoralizzare i ragazzi.
 A questo punto, l’ex professore di difesa contro le arti oscure, fa una proposta abbastanza allettante al trio: poter partecipare alla “spedizione”, per poter aiutare i ragazzi a compiere quello che aveva lasciato Silente ad Harry.
Ovviamente, sia Harry che Ron che Hermione, non sono d’accordo e rifiutano l’offerta. Lupin, d’altronde, non la prende bene ed insiste. Harry, però, si stufa ed utilizza termini poco adeguati verso il professore che lo risponde con uno schiantesimo ed andandosene.
Quello che aveva detto al suo caro Remus non era per niente giusto, ma era necessario per far sì che non lasciasse da sola la moglie, che tra l’altro era anche incinta, e che violasse ciò che gli aveva detto Silente, ovvero di mantenere il segreto.
Tramontato il sole, un sonoro “crac”, annuncia l’arrivo dell’elfo domestico assieme al ricercato. Infatti, in soggiorno, erano appena comparsi Kreacker e Mundungus. Quest’ultimo viene disarmato per sicurezza e viene sottoposto ad un interrogatorio, alla fine del qual salta fuori che l’attuale proprietario dell’horcrux era Dolores Umbridge. 
Capitolo 12: Dopo la sconcertante scoperta Harry annuncia agli altri due amici di voler entrare al Ministero il giorno seguente, dato che restare lì per altri due mesi non avrebbe portato a nulla. Anche se con malavoglia, sia Ron che Hermione, acconsentono ed insieme iniziano a preparare un piano efficace, ma prima di andare a dormire Harry viene posseduto, nuovamente, dalla mente di Voldemort e riesce a vedere che egli è ancora alla ricerca del fabbricante di bacchette Gregorovitch che, però, non riesce ancora a trovare. Risvegliatosi, Harry viene rimproverato dai suoi amici per aver concesso a Voldemort di entrare, per l’ennesima volta, nella sua mente, ma dopo ciò i tre ragazzi vanno a letto, fiduciosi nel piano che avevano escogitato.
Il mattino seguente, dopo aver ripassato ciò che si doveva fare almeno una cinquantina di volte, i tre ragazzi si piazzano davanti l’entrata del Ministero ed aspettano che un dipendente arrivi.
La prima è Mafalda Hopkirk, che viene schiantata e, grazie ad una sua ciocca di capelli, permette ad Hermione di assumere le sue sembianze.
Il secondo ad arrivare è Reg Cattermole, che grazie ad una caramella per il vomito, merito di Fred e George, permette ad Hermione di staccargli una ciocca di capelli e di far prendere le sue sembianze a Ron.
Per ultimo Harry prende le sembianze di un altro dipendente del Ministero che si trova lì a passare, di nome Runcorn ed, infine, il trio fa il suo ingresso al ministero.
Qui, il povero Ron, è costretto a svolgere un lavoro per Yaxley, mentre Hermione viene fermata dalla Umbridge.
Capitolo 13: Harry si ritrovò da solo ed il suo compito era quello di perquisire l’ufficio della Umbridge. Arrivato a destinazione, il ragazzo decide di coprirsi con il mantello dell’invisibilità. A questo punto utilizza un Detonatore Abbindolante che, con una piccola  esplosione, fa distrarre i maghi nei dintorni e permette ad Harry di entrare nell’ufficio.
Qui il ragazzo nota che quello studio era identico a quello della professoressa a Hogwarts, ma aldilà di ciò non riesce a trovare la minima traccia dell’horcrux. D’ un tratto, però, si sente la porta spalancarsi e ad entrare è Thickness che, fortunatamente, non si accorge di Harry che se la da a gambe levate.
Arrivato all’ascensore incontra Ron, al quale spiega l’accaduto. Insieme i due scendono nei sotterranei, dove Hermione sta aiutando la Umbridge nel censimento dei nati babbani. Al loro arrivo fu sottoposta ad un interrogatorio la moglie dell’uomo del quale aveva preso le sembianze Ron.
Quest’ultima si accorse della sua presenza e ne fu molto felice. Altrettanto felici  furono Ron ed Harry che avevano individuato il medaglione: era appeso al collo della Umbridge che venne schiantata, insieme a Yaxley. Dopo aver preso il medaglione, una marea di dissennatori li assalì, ma furono pronti ad utilizzare l’incantesimo Expecto Patronum che permise loro di fuggire.
Arrivati al piano superiore, però, l’effetto della pozione polisucco era svanito ma, fortunatamente, riuscirono a scappare grazie alla metro-polvere. L’unico inconveniente fu che Yaxley riuscì a raggiungerli e a materializzarsi con loro avendo afferrato la caviglia  di Hermione.
Capitolo 14:Dopo alcuni secondi, che erano parsi eterni, Harry aprì nuovamente gli occhi e si ritrovò in una strana foresta, disteso a terra assieme ad i suoi amici. Guardandosi meglio attorno, egli si accorse che il suo amico Ron sanguinava e, perciò, diede una mano ad Hermione che lo stava soccorrendo. 
Rivolgendosi a lei, Harry chiede cosa sia successo al loro inseguitore. Ella, purtroppo, racconta al ragazzo la dura verità, ovvero che Yaxley, da quel momento in poi, sarebbe potuto entrare in Grimmauld Place, dato che si erano smaterializzati lì insieme a lui.
Dopo la sconcertante notizia, i due si mettono al lavoro per sistemare la tenda e per effettuare incentesimi di protezione. 
Arrivata la sera si decise di fare la guardia di fronte alla tenda a turni e di portare l’horcrux al collo ad alternanza. Durante il suo turno da sentinella, però, Harry ha di nuovo una visione di ciò che sta facendo Voldemort, nel quale egli tortura Gregorovitch per avere una cosa molto importante…Cosa?
Capitolo 15:  I giorni passavano e la tensione si faceva sempre più alta.
I battibecchi tra Ron, Hermione ed Harry erano sempre più frequenti e colui che portava il medaglione al collo sembrava avere i nervi alle stelle. Codesto doveva essere indossato sempre da qualcuno per essere sicuro che non si perdesse e, quindi, vi era sempre uno di loro tre che non stava calmo; in particolar modo Ron.
La sera, però, delle voci provenienti da fuori la zona protetta dagli incantesimi, delle voci disturbano i tre ragazzi che si affrettano ad ascoltare. Quelle erano le voci di Dean Thomas, un certo Dirk, Ted Tonks e due goblin: Griphook e Gornuk.
Ascoltando il loro discorso i tre riescono a sentire che la spada di Grifondoro, che prima era custodita a Hogwarts, mentre ora era alla Gringott, è un falso e che quella reale è chissà dove.
Quella spada era un oggetto estremamente raro che era fondamentale per la loro avventure e dovevano scoprire dove si trovava. Dopo l’inizio di un nuovo  battibecco tra i tre  sulla questione horcrux, Ron cede alla stanchezza e stuzzica Harry che lo invita ad andare via. A questa richiesta egli se ne va lasciando i suoi compagni da soli.
Capitolo 16: Dopo la ritirata di Ron dal gruppetto, il mattino seguente Harry conferma di voler andare a Godric’s Hollow, per andare a vedere le tombe dei suoi genitori e la casa nella quale era sfuggito alla morte. 
Hermione, d’altro canto, vorrebbe acconsentire, ma è decisa a voler prendere la spada di Grifondoro e crede che andare lì sarebbe una mossa troppo prevedibile da parte loro.
La settimana seguente, dopo numerose prove di smaterializzazione sotto il mantello e dopo essersi procurati i capelli di due babbani per la pozione polisucco, i due si decisero ad andare a Godric’s Hollow.
La neve ricopriva co un manto tutte le case del paesino. Era un emozione indescrivibile per Harry che non vedeva l’ora di trovare la loro casa e il cimitero. Camminando per un po’, dei canti natalizi fanno capire ai due che quella era la vigilia di natale. Proseguendo, inoltre, una grande statua ostacola il cammino dei due ragazzi. Quest’ultima rappresentava un uomo spettinato con degli occhiali con al fianco una bella donna che portava in braccio un bambino piccolo: la famiglia Potter.
Un brivido scosse Harry, ma, lasciando stare il monumento, i due scorsero il cimitero di Godric’s Hollow. Entrati qui dentro, la prima tomba ad essere notata è quella della madre di Silente, assieme alla sorella. Continuando la ricerca, Hermione trova una tomba con un simbolo abbastanza familiare che rappresentava un triangolo con all’interno un segmento e un cerchio, su di essa vi era inciso il nome Ignotus Peverrell. Proseguendo, però, i due scorgono  la tomba di James e Lily Potter, finalmente, e qui l’emozione per Harry è al massimo.
Capitolo 17:  Una persona in lontananza sta spiando Harry ed Hermione. Guardando con più attenzione, però, codesta persona scompare ed i due decidono di uscire dal cimitero dopo un ultimo saluto alla tomba dei genitori di Harry. 
Uscendo balza subito all’occhio una piccola villetta. Andando a vedere da più vicino, un cartello annuncia loro che quella è la casa dei Potter, dove il Prescelto aveva rischiato di morire. Dietro di loro, però, un’anziana persona li ferma. Quest’ultima era Bathilda Bagshot che ha un’aria alquanto strana ed è di poche parole.
Dopo averli fatti entrare in casa sua, ella invita Harry a salire a piano di sopra con lei. Qui il ragazzo si perde a guardare una foto di un ragazzo, ma non uno qualunque, bensì colui che aveva visto in molte sue visioni, ma del quale non ricordava nulla. Durante la sua distrazione la sagoma di Bathilda si trasforma in quella di un serpente.
Il panico si diffonde subito ed Hermione sale di sopra per aiutare l’amico in difficoltà. Quello non era un serpente comune, ma Nagini, il quale non aveva intenzione di uccidere i due ragazzi, ma di far perdere loro tempo, per permettere a Lord Voldemort di arrivare in tempo e di far finire il compito a  lui stesso. 
Harry ed Hermione riescono, però, a fuggire appena in tempo ed a mettersi in salvo. Dopo qualche ora, il ragazzo si ritrova disteso in un letto con la compagna al suo fianco e chiede  a lei informazioni su cosa fosse successo dopo che aveva perso i sensi.
Lei gli risponde dicendogli che erano riusciti e di seguito Harry aveva avuto nuovamente delle visioni riguardanti Voldemort. Un’altra brutta notizia, però, arriva al ragazzo: infatti, durante la battaglia con il serpente, la sua bacchetta si era spezzata e per il momento doveva farne a meno.