giovedì 21 settembre 2017

Cenni sulla fiaba: i fratelli Grimm (Andrea Dinapoli, Simone Di Sia, Michele Sabia)

Jacob Ludwig Karl Grimm (Hanau, 4 gennaio 1785-Berlino, 20 settembre 1863), Wilhelm Karl Grimm (Hanau, 24 febbraio 1786- Berlino 16 dicembre 1859), noti come i fratelli Grimm, furono due linguistici e filologi. Essi sono importanti per la loro attività di linguisti nella loro patria, la Germania, e ricordati per aver raccolto e rielaborato numerose fiabe popolari, tra cui: 

·         Biancaneve
·         Cappuccetto rosso
·         Cenerentola
·         Frau holle
·         Hansel e Gretel
·         Il ginepro
·         Il lupo e i sette capretti
·         Il pifferaio di Hameline
·         Il principe ranocchio
·         I musicanti di Brema
·         Pollicino
·         Raperonzolo
·         Rosaspina

L’opera letteraria 

Sono famosi per aver raccolto ed elaborato moltissime fiabe della tradizione tedesca ed europea. L’idea fu di Jacob, professore di lettere e bibliotecario.
Nella prima edizione dei Kinder und-Hausmarchen i Grimm pubblicarono anche fiabe francesi, conosciute attraverso un autore ugonotto che costituiva una delle loro principali fonti; ma nelle successive ebbero la tendenza a eliminarle e sostituirle con altre di origine prettamente germaniche.
Tuttavia le fiabe, tramandate oralmente, sono di difficile datazione e attribuzione. Alcune delle fiabe, come Cenerentola, sono parte del patrimonio europeo da molto prima dei fratelli Grimm, e hanno visto una precedente trasposizione letteraria nell’opera in lingua napoletana Lo cunto de li cunti, scritta da Gianbattista Basile e che li precede di un secolo.
Le storie dei fratelli Grimm hanno spesso un’ambientazione oscura e tenebrosa, fatta da fitte foreste popolate da goblin, streghe, lupi e troll.

Differenze tra una fiaba dei fratelli Grimm e la trasposizione di Walt Disney: Cenerentola

In generale le fiabe dei fratelli sono abbastanza violente rispetto a quelle della Disney.

Disney                         
Fratelli Grimm      
Le sorellastre di Cenerentola sono molto brutte.
Nella versione dei fratelli tedeschi sono molto belle, l’unica cosa marcia è la loro coscienza.
Esiste la fata madrina.
Non esiste la fata madrina.
Perde la scarpetta perché è sbadata.
Perde la scarpetta perché il principe cosparge pece sulle scale.
Le sorellastre non riescono ad indossare le scarpette perché hanno i piedi troppo grandi.
Le sorellastre di Cenerentola si tagliano delle parti dei piedi per calzare la scarpetta.

giovedì 14 settembre 2017

I sette re di Roma (Jacopo Arteca, Ines Cartolano, Gilda Giudice, Caterina Milito)

Romolo (753 - 716 a.C.)
Romolo, primo re di Roma, fondò la città tracciando il suo perimetro e uccise il fratello Remo per averne violato i confini. Istituì le prime leggi creando l’esercito, il Senato e divise la popolazione in patrizi (proprietari terrieri) e plebei (lavoratori, artigiani, commercianti e contadini). Fondò un asilo politico per aumentare la popolazione, ma si accorse che erano solo uomini. Romolo decise di rapire le donne Sabine della città di Cures, così da dare mogli ai suoi uomini. Il re sabino, Tito Tazio, dichiarò guerra ai Romani, insediandosi sul colle Quirinale e, grazie all’intervento delle donne Sabine, terminò la guerra. Romolo divise il potere con Tito Tazio, scelsero i cittadini nobili per formare il Senato, dando vita alla futura Repubblica e istituirono anche i Comizi curiati. Romolo dichiarò guerra alle città di Veio e di Fidene. Dopo quarant’anni di regno fu rapito durante una tempesta, una volta morto, fu divinizzato nella figura di Quirino (dio del Quirinale).
Numa Pompilio (715 - 673 a.C.)
Numa Pompilio, soprannominato il re sacerdote, era di origine sabina e fu il secondo re di Roma. Riformò il calendario, stabilendo che durasse dodici mesi anziché dieci anni. Istituì diversi riti religiosi e organizzò Roma per rendere più facile l’amministrazione. Fece costruire molti templi, tra cui quello di Vesta e quello di Giano. Secondo la leggenda, cadde dal cielo lo scudo di Marte con su scritto il destino di Roma. Il suo regno durò quarantatré anni fino alla sua morte.  
Tullo Ostilio (673 - 641 a.C.)
Tullo Ostilio, soprannominato il re guerriero, fu il terzo re di Roma. Attaccò Fidene, Veio e Alba Longa fino a distruggerle, portando gli abitanti a Roma. Istituì la disciplina militare e l’arte della guerra. Costruì la Curia, sede delle riunioni del Senato. Regnò trentadue anni e successivamente morì
bruciato da un fulmine.
Anco Marzio (640 - 616 a.C.)
Anco Marzio, soprannominato il re mercante, probabilmente nipote di Numa Pompilio, fu il quarto re di Roma. Fortificò il Colle Gianicolo e fondò la città di Ostia sulla foce del Tevere, dove costruì il primo ponte chiamato Sublicio. Costruì la prima prigione di Roma sul Campidoglio e la prima salina. Morì per cause naturali e il suo regno durò ventiquattro anni. 
Tarquinio Prisco (616 – 579 a.C.)
Tarquinio Prisco era di origine etrusca, figlio adottivo di Anco Marzio e fu il quinto re di Roma. Potenziò l’esercito e si scontrò con i Sabini, i Latini e gli Etruschi. Raddoppiò il numero di senatori, da 100 a 200. Fa costruire molti monumenti tra cui il Circo Massimo, le Mura e la Cloaca per arricchire la zona del Foro. Avvia la costruzione del tempio di Giove Capitolino sul Campidoglio. Istituì i primi giochi pubblici. Morì assassinato dai figli di Anco Marzio, dopo aver regnato 37 anni.
Servio Tullio (578-535 a.C.)
Servio Tullio era di origine etrusca, nipote di Tarquinio Prisco e fu il sesto re di Roma. Riformò l’esercito e si scontrò con le città etrusche di Veio, Caere e Tarquinia. Modificò la formazioni delle tribù, introducendo il censo e divide tutti i cittadini di Roma per patrimonio, dignità, età, mestiere e funzione. Creò quattro nuove tribù urbane e diciassette tribù rustiche, dando vita ai Comizi tributi. Costruisce, insieme ai Latini il tempio di Diana sul colle dell’Aventino. Dopo 43 anni di regno fu assassinato in cui era coinvolta la figlia Tullia e suo marito Lucio Tarquinio detto il “Superbo”.
Tarquinio il Superbo (535-509 a.C.)
Tarquinio il Superbo era di origine etrusca, genero di Servio Tullio, figlio di Tarquinio Prisco e ultimo re di Roma. Si scontrò con le città vicine di Ocricoli, Gabii e Suessa Pometia. Completò il tempio di Giove e Ottimo Massimo sul Campidoglio. Mentre Tarquinio stava assediando la città di Ardea, il figlio Sesto Tarquinio abusò di Lucrezia (moglie di Collatino), che per vergogna si suicidò. Collatino e l’amico Lucio Giunio Bruto, convinsero i Romani a ribellarsi della monarchia, abbandonando il re. Il Superbo tentò di rientrare in città per ben quattro volte, ma fallì. Nel 509 a.C. a Roma fu istituita la repubblica. I primi consoli furono Lucio Giunio Bruto e Lucio Tarquinio Collatino.

venerdì 9 giugno 2017

Breve storia dell'Unione Europea (Francesco Trotta, Vito Grassano, Vincenzo Cardinale)

1945-1959
LA PACE IN EUROPA 
L’unione europea viene posta in essere allo scopo di mettere fine alle guerre frequenti e sanguinose tra i paesi vicini, culminate nella seconda guerra mondiale. Negli anni cinquanta la comunità europea del carbone e dell’acciaio comincia ad unire i paesi europei sul piano economico e politico al fine di garantire una pace duratura. I sei membri fondatori sono il Belgio, la Francia, l’Italia, il Lussemburgo e i Paesi Bassi. Gli anni cinquanta sono caratterizzati dalla guerra fredda tra est e ovest. Le proteste in Ungheria contro il regime comunista sono represse dai carri armati sovietici nel 1956. Nel 1957, il trattato di Roma istituisce la comunità economica europea (CEE), o “Mercato comune “.  

1960-1969 
UN PERIODO DI CRESCITA ECONOMICA 
Gli anni ’60 sono un buon periodo per l’economia, grazie anche al fatto che i paesi dell’UE non applicano più dazi doganali agli scambi reciproci. Essi convengono inoltre il controllo comune della produzione alimentare, garantendo così il sufficiente approvvigionamento di tutta la popolazione, ben presto si cominciò addirittura a registrare un surplus di produzione agricola. Il maggio 1968 è famoso in tutto il mondo per i moti studenteschi di Parigi, molti cambiamenti nella società e nel costume sono associati alla cosiddetta “generazione del ’68 “.  

1970-1979
UNA COMUNITÀ IN CRESCITA 
Con l’adesione della Danimarca, dell’Irlanda e del Regno Unito il 1° gennaio 1973, il numero degli stati membri dell’Unione europea sale a nove. Il breve ma cruento conflitto arabo-israeliana dell’ottobre 1973 scatena una crisi energetica e problemi economici in Europa. La caduta del regime di Salazar in Portogallo nel 1975 e la morte del generale Franco in Spagna nel 1975 decretano la fune delle ultime dittature di destra al potere in Europa. La politica comunitaria regionale comunitaria comincia a destinare ingenti somme di denaro alla creazione di nuovi posti di lavoro e di infrastrutture nelle aree più povere. Il parlamento europeo accresce la propria influenza nelle attività dell’UE e, nel 1979, viene eletto per la prima volta a suffragio universale. Negli anni ’70 si intensifica la lotta contro l’inquinamento. L’UE adotta leggi a tutela dell’ambiente, introducendo per la prima volta il concetto “chi inquina paga”.

1980-1989
L’EUROPA CAMBIA VOLTO-LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO
Nel 1981 la Grecia diventa il decimo Stato membro dell’UE, mentre il Portogallo e la Spagna aderiscono all’UE cinque anni dopo. Nel 1986 viene firmato l’Atto unico europeo, che pone le basi per un ampio programma di sei anni finalizzato a risolvere i problemi che ancora ostacolano la fluidità degli scambi tra gli Stati membri dell’UE e crea così ilo “Mercato unico”. Si produce un grande sconvolgimento politico quando, il 9 novembre 1989, viene abbattuto il muro di Berlino e, per la prima volta dopo 28 anni, si aprono le frontiere tra Germania Est e Germania Ovest. Ciò porta alla riunificazione della Germania orientale e occidentale nell’ottobre 1990.

1990-1999
UN’EUROPA SENZA FRONTIERE
Con il crollo del comunismo nell’Europa centrale ed orientale i cittadini europei si sentono più vicini. Nel 1993 viene completato il mercato unico in virtù delle “quattro libertà” di circolazione di beni, servizi, persone e capitali. I cittadini europei si preoccupano di come proteggere l’ambiente e di come i paesi possano collaborare in materia di difesa e sicurezza. Nel 1995 aderiscono all’UE tre nuovi Stati membri: Austria, Finlandia e Svezia. Una piccola località del Lussemburgo dà il nome agli accordi di “Schengen” che, gradualmente, consentono ai cittadini di viaggiare liberamente senza controllo dei passaporti alle frontiere. Milioni di giovani studiano all’estero con il sostegno finanziario dell’UE. Viene semplificata anche la comunicazione, in quanto sempre più cittadini utilizzano il telefono cellulare ed Internet.

2000-2009
ULTERIORE ESPANSIONE 
L’euro è la nuova moneta per molti europei, e nel corso del decennio viene adottato da un sempre maggior numero di paesi. L’11 settembre 2001 diventa sinonimo di “guerra al terrone” in seguito al dirottamento di aerei di linea che vengono fatti schiantare su alcuni edifici di New York e Washington. I paese dell’UE intraprendono una più stretta collaborazione per combattere la criminalità. Con l’adesione dell’EU di ben 10 nuovi Stati membri nel 2004, seguiti da Bulgaria e Romania nel 2007, si ritengono definitivamente sanate le divisioni politiche tra Europa orientale e occidentale. Una crisi finanziaria colpisce l’economia mondiale nel settembre 2008. Il trattato di Lisbona viene ratificato da tutti i paesi membri prima di entrare in vigore nel 2009. Con esso L’Unione europea si dota di istituzioni moderne e metodi di lavoro più efficienti.

Dal 2010 ai giorni nostri 
UN DECENNIO DIFFICILE 
La crisi economica globale colpisce durante l’Europa. L’EU aiuta numerosi paesi ad affrontare le loro difficoltà e istituisce L’Unione bancaria, allo scopo di rendere il settore bancario più sicuro e affidabile. Nel 2012 L’Unione europea riceve il premio Nobel per la pace. Nel 2013 la Croazia diventa il 28° stato europeo dell’EU. I cambiamenti climatici restano in cima all’agenda e i leader concordano di ridurre le emissioni nocive. Le elezioni europee del 2014 vedono crescere il numero degli euroscettici eletti al Parlamento europeo. Si inaugura una nuova politica di sicurezza a seguito dell’annessione della Crimea da parte della Russia. L’estremismo religioso aumenta in Medio Oriente e in diversi paesi e regioni del mondo, provocando instabilità e guerre che spingono molti a fuggire dalle loro case e a cercare rifugio in Europa. L’UE, oltre al dilemma di come prendersi cura di loro, diventa anche l’obbiettivo di diversi attacchi terroristici.



venerdì 19 maggio 2017

Tucidide: schema riassuntivo (Andrea Dinapoli)



Nome:


Tucidide
Nascita:


Atene intorno al 460 a.C.
Morte:


Nel 325 a.C. ad Atene
Occupazione:


Storico, militare ateniese, filosofo politico
Opere:


“La Guerra Del Peloponneso” divisa in 8 libri.
·         I Libro
·         II Libro: Descrive i primi tre anni di guerra peloponnesiaca.
·         III Libro: Copre il periodo dal 428 al 426 a.C.
·         IV Libro: Invasione dell’Attica, guerra in Sicilia momentaneamente conclusa.
·         V Libro: Tregua tra Sparta e Atene.
·         VI-VII Libro: Narra l’impresa in Sicilia
·         VIII Libro: Colpo di stato che rovesciò la democrazia.

venerdì 12 maggio 2017

Lisia: schema riassuntivo (Michele Sabia)

Nome:
Lisia
Nascita:
445 a.C., Siracusa
Morte:
380a.C., Atene
Occupazione:
Giurista e Logografo ateniese
Opere:

In totale, Lisia aveva realizzato 425 orazioni, ce ne sono giunte soltanto 34, tutte a genere giudiziario, eccetto due: L’Olimpico e L’Epitafio.
Le seguenti opere sono quelle che ci sono giunte:
1.Sopra L’omicidio di Erastotene;
2.Contra Simone;
3.Intorno ad una ferita di capo appostato con intenzione di uccidere;
4.Per il sacrilegio di Callia;
5.Contro Andocide;
6.Difesa sul tronco dell’ulivo;
7.Doglianza sulle maledicenze contro uno dei socii di una eteria;
8.A favore d’un soldato
9.Contro Teomnesto;
10. Contro lo stesso;
11. Contra Erastotene;
12. Contra Agorato;
13.  Contra Alcibiade disartore;
14. Contra lo stesso;
15. In favore di Mantiteo;
16. Intorno alla confiscazione di beni di  Eratone;
17. Intorno alla confiscazione di beni del nipote di Nicia;
18. Intorno ai beni di Aristofane;
19. Difesa di Polistrato;
20. Difesa di uno accusato di accettazione di beni;
21. Contra certi rivendugliuoli di frumento;
22. Contra Pancleone;
23. Difesa di uno imputato di sovversione della democrazia;
24. Intorno all’esame di  Evandro;
25. Contra Epicrate ed i colleghi dell’ambasceria;
26. Contra Ergocle;
27. Contra Filocrato;
28. Contra Nicomaco;
29. Contra Filone;
30. In lode agli Ateniesi, che aiutarono i Corintii;
Biografia:

Lisia era un giurista e logografo di origine siracusana, ma decide di trasferirsi ad Atene e per questo motivo non ha tutti i diritti politici, essendo un meteco.
Nel 430 a.C. egli ritorna in Magna Grecia assieme al fratello, ma durante la guerra del Peloponneso, fa ritorno ad Atene e si dedica all’arte retorica.
Durante il regime dei 30 Tiranni, egli fugge a Megera, dopo essere stato accusato di cospirazione con il fratello, di seguito fatto uccidere.
Restaurata la repubblica, torna ad Atene e grazie a Trasibulo ottiene maggiori diritti politici

venerdì 5 maggio 2017

Eschilo: schema riassuntivo (Simone Di Sia)

Nome:

Eschilo 

Nascita:
Eleusi, Grecia (525 a.C.) 

Morte:
Gela, Sicilia (456 a.C.) 

Occupazione:
Tragico Greco 

Opere più importanti:
Eschilo scrisse circa novanta opere, di cui sette sono arrivate ai nostri tempi:
1. I Persiani è l’opera teatrale più antica, dove Eschilo parla delle scene di guerra che ha vissuto, rappresentata nel 472 a.C.
2. I sette contro Tebe, tragedia, rappresentata ad Atene nel 467 a.C.
3. Supplici, trilogia tragica che comprendeva gli Egizi e le Danaidi rappresentata nel 463 a.C.
4. Prometeo incatenato, facente parte di una trilogia dedicata a Prometeo, fu rappresentato nel 460 a.C.
5. Orestea, trilogia con la quale Eschilo vinse le Grandi Dionisie, fu rappresentato nel 458 a.C. 

Biografia:

La sua città è nota soprattutto per i suoi riti misterici. Il clima spirituale di Eleusi lo induce a una vita anche spirituale. Esordisce molto giovane come attore, vincendo il premio alle gare tragiche delle feste di Dioniso, successivamente combatte nelle battaglie di Maratona e di Salamina e le racconta nelle opere I Persiani e I sette contro Tebe. Dopo il grande successo con l’Orestea si trasferisce a Gela, in Sicilia, dove successivamente muore.
Sulla sua morte sono state fatte molte leggende, tra cui quella che un giorno, stanco, si sarebbe seduto su una pietra e un’aquila gli lanciò la testuggine sul cranio, provocandogli un trauma cranico.