venerdì 9 giugno 2017

Breve storia dell'Unione Europea (Francesco Trotta, Vito Grassano, Vincenzo Cardinale)

1945-1959
LA PACE IN EUROPA 
L’unione europea viene posta in essere allo scopo di mettere fine alle guerre frequenti e sanguinose tra i paesi vicini, culminate nella seconda guerra mondiale. Negli anni cinquanta la comunità europea del carbone e dell’acciaio comincia ad unire i paesi europei sul piano economico e politico al fine di garantire una pace duratura. I sei membri fondatori sono il Belgio, la Francia, l’Italia, il Lussemburgo e i Paesi Bassi. Gli anni cinquanta sono caratterizzati dalla guerra fredda tra est e ovest. Le proteste in Ungheria contro il regime comunista sono represse dai carri armati sovietici nel 1956. Nel 1957, il trattato di Roma istituisce la comunità economica europea (CEE), o “Mercato comune “.  

1960-1969 
UN PERIODO DI CRESCITA ECONOMICA 
Gli anni ’60 sono un buon periodo per l’economia, grazie anche al fatto che i paesi dell’UE non applicano più dazi doganali agli scambi reciproci. Essi convengono inoltre il controllo comune della produzione alimentare, garantendo così il sufficiente approvvigionamento di tutta la popolazione, ben presto si cominciò addirittura a registrare un surplus di produzione agricola. Il maggio 1968 è famoso in tutto il mondo per i moti studenteschi di Parigi, molti cambiamenti nella società e nel costume sono associati alla cosiddetta “generazione del ’68 “.  

1970-1979
UNA COMUNITÀ IN CRESCITA 
Con l’adesione della Danimarca, dell’Irlanda e del Regno Unito il 1° gennaio 1973, il numero degli stati membri dell’Unione europea sale a nove. Il breve ma cruento conflitto arabo-israeliana dell’ottobre 1973 scatena una crisi energetica e problemi economici in Europa. La caduta del regime di Salazar in Portogallo nel 1975 e la morte del generale Franco in Spagna nel 1975 decretano la fune delle ultime dittature di destra al potere in Europa. La politica comunitaria regionale comunitaria comincia a destinare ingenti somme di denaro alla creazione di nuovi posti di lavoro e di infrastrutture nelle aree più povere. Il parlamento europeo accresce la propria influenza nelle attività dell’UE e, nel 1979, viene eletto per la prima volta a suffragio universale. Negli anni ’70 si intensifica la lotta contro l’inquinamento. L’UE adotta leggi a tutela dell’ambiente, introducendo per la prima volta il concetto “chi inquina paga”.

1980-1989
L’EUROPA CAMBIA VOLTO-LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO
Nel 1981 la Grecia diventa il decimo Stato membro dell’UE, mentre il Portogallo e la Spagna aderiscono all’UE cinque anni dopo. Nel 1986 viene firmato l’Atto unico europeo, che pone le basi per un ampio programma di sei anni finalizzato a risolvere i problemi che ancora ostacolano la fluidità degli scambi tra gli Stati membri dell’UE e crea così ilo “Mercato unico”. Si produce un grande sconvolgimento politico quando, il 9 novembre 1989, viene abbattuto il muro di Berlino e, per la prima volta dopo 28 anni, si aprono le frontiere tra Germania Est e Germania Ovest. Ciò porta alla riunificazione della Germania orientale e occidentale nell’ottobre 1990.

1990-1999
UN’EUROPA SENZA FRONTIERE
Con il crollo del comunismo nell’Europa centrale ed orientale i cittadini europei si sentono più vicini. Nel 1993 viene completato il mercato unico in virtù delle “quattro libertà” di circolazione di beni, servizi, persone e capitali. I cittadini europei si preoccupano di come proteggere l’ambiente e di come i paesi possano collaborare in materia di difesa e sicurezza. Nel 1995 aderiscono all’UE tre nuovi Stati membri: Austria, Finlandia e Svezia. Una piccola località del Lussemburgo dà il nome agli accordi di “Schengen” che, gradualmente, consentono ai cittadini di viaggiare liberamente senza controllo dei passaporti alle frontiere. Milioni di giovani studiano all’estero con il sostegno finanziario dell’UE. Viene semplificata anche la comunicazione, in quanto sempre più cittadini utilizzano il telefono cellulare ed Internet.

2000-2009
ULTERIORE ESPANSIONE 
L’euro è la nuova moneta per molti europei, e nel corso del decennio viene adottato da un sempre maggior numero di paesi. L’11 settembre 2001 diventa sinonimo di “guerra al terrone” in seguito al dirottamento di aerei di linea che vengono fatti schiantare su alcuni edifici di New York e Washington. I paese dell’UE intraprendono una più stretta collaborazione per combattere la criminalità. Con l’adesione dell’EU di ben 10 nuovi Stati membri nel 2004, seguiti da Bulgaria e Romania nel 2007, si ritengono definitivamente sanate le divisioni politiche tra Europa orientale e occidentale. Una crisi finanziaria colpisce l’economia mondiale nel settembre 2008. Il trattato di Lisbona viene ratificato da tutti i paesi membri prima di entrare in vigore nel 2009. Con esso L’Unione europea si dota di istituzioni moderne e metodi di lavoro più efficienti.

Dal 2010 ai giorni nostri 
UN DECENNIO DIFFICILE 
La crisi economica globale colpisce durante l’Europa. L’EU aiuta numerosi paesi ad affrontare le loro difficoltà e istituisce L’Unione bancaria, allo scopo di rendere il settore bancario più sicuro e affidabile. Nel 2012 L’Unione europea riceve il premio Nobel per la pace. Nel 2013 la Croazia diventa il 28° stato europeo dell’EU. I cambiamenti climatici restano in cima all’agenda e i leader concordano di ridurre le emissioni nocive. Le elezioni europee del 2014 vedono crescere il numero degli euroscettici eletti al Parlamento europeo. Si inaugura una nuova politica di sicurezza a seguito dell’annessione della Crimea da parte della Russia. L’estremismo religioso aumenta in Medio Oriente e in diversi paesi e regioni del mondo, provocando instabilità e guerre che spingono molti a fuggire dalle loro case e a cercare rifugio in Europa. L’UE, oltre al dilemma di come prendersi cura di loro, diventa anche l’obbiettivo di diversi attacchi terroristici.